L’importanza degli insetti impollinatori…

L’impollinazione entomofila (ovvero quella svolta dagli insetti) è un servizio ecosistemico cosiddetto di regolazione perché regola il processo di riproduzione delle piante selvatiche e delle culture di cui ci nutriamo. L’impollinazione quindi è molto importante nella tutela della biodiversità.

Classificazione dei servizi ecosistemici secondo il Millennium Ecosystem Assessment, 2005 (Tratta da [1])

Come ben sanno i bambini che lo leggono dai libri di scuola, gli insetti impollinatori si nutrono del nettare dei fiori, spesso immergendosi sopra di essi con gran parte del loro corpo. Corpo setoloso sulla cui peluria si trattiene il polline. Passando di fiore in fiore, l’insetto rilascia il polline di una pianta sulla successiva consentendo la formazione del frutto e, in prospettiva, la nascita di una nuova pianta.

Le ultime stime ci dicono che l’impollinazione animale risulta cruciale per la riproduzione dell’87.5% delle 308.000 (trecentoottomila!) specie di piante floreali selvatiche[2], a cui forniscono cibo e risorse. Gli insetti impollinatori sono molto importanti anche in agricoltura: una percentuale importante della produzione globale (compresa tra il 5% e l’8%) è dovuta all’impollinazione e senza di essa saremmo forzati ad espandere in maniera sproporzionata la conversione dei suoli terreni agricoli[3].

Il valore economico dell’impollinazione dovuta agli animali con riferimento alle sole colture direttamente impiegate nella dieta umana è stato stimato per il 2005 in circa 153 miliardi di dollari, cioè circa pari al 9.5% del valore totale della produzione di cibo nello stesso anno[4]. Una ricchezza che si avvicina al prodotto interno lordo del 56esimo paese al mondo, l’Ungheria (secondo i dati della Banca Mondiale del 2018). A questa ricchezza, andrebbe aggiunto il valore che l’impollinazione produce per altri servizi ecosistemici delle piante, come l’estrazione di medicine, la produzione di biocarburanti e la realizzazione di fibre. Oltre, naturalmente, alla bellezza della diversità, della quale godiamo anche in città e alla quale è così difficile dare prezzo.

Gli insetti impollinatori sono dunque meravigliosi veicoli di riproduzione. Si fanno tramite di rigenerazione di biodiversità e della bellezza dei fiori, per tramite della loro stessa bellezza.



[1] WWF. “Living Planet Report – 2016. Sintesi in italiano” Gland, Switzerland (2016). https://wwf.panda.org/wwf_news/?282370/Living-Planet-Report-2016

[2] Ollerton, Jeff, Rachael Winfree, and Sam Tarrant. “How many flowering plants are pollinated by animals” Oikos 120.3 (2011): 321-326. https://doi.org/10.1111/j.1600-0706.2010.18644.x

[3] Aizen, Marcelo A., et al. “How much does agriculture depend on pollinators? Lessons from long-term trends in crop production.” Annals of botany 103.9 (2009): 1579-1588. https://doi.org/10.1093/aob/mcp076

[4] Gallai, Nicola, et al. “Economic valuation of the vulnerability of world agriculture confronted with pollinator decline.” Ecological economics 68.3 (2009): 810-821. https://doi.org/10.1016/j.ecolecon.2008.06.014

[5] Potts, Simon G., et al. “Safeguarding pollinators and their values to human well-being.” Nature 540.7632 (2016): 220-229. https://doi.org/10.1038/nature20588

Lo stato degli impollinatori secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN). (Modificata da [5])