Abbeveriamo l’oasi

Quando tutte le piante sono state posizionate nell’oasi, bisogna abbeverarle. Anche questa è una operazione che richiede ai ragazzi di attivare un senso di misura che non è spontaneo. Giocare con l’acqua in una giornata assolata di primavera è una tentazione irresistibile a un bambino. E’ però il gruppo a venire in sostegno degli educatori in quel frangente. L’indicazione di “non affogare le piante, se no rischiamo di rovinare tutto il nostro lavoro” ha presa sui bambini che mostrano di avere misura. In una delle scuole della nostra sperimentazione, una delle insegnanti ricorda il punto di allaccio dell’acqua da dove parte una lunga canna di gomma. I bambini allora si auto-organizzano in una fila indiana che regge la canna: “chi ha innaffiato si rimette all’inizio della fila, ok?”

Se ci si ferma a gurardarli da una certa distanza in questa operazione, forse per suggestione, i bambini che innaffiano a turno appaiono come un gruppo di insetti eusociali, ma consapevoli del proprio ruolo nel gruppo di lavoro e fieri di collaborare nella loro posizione, in attesa del proprio momento.